Sviluppo Sostenibile
Operare con lo sguardo rivolto al futuro nel bene della comunità e del territorio è basilare nel nostro modus operandi.
Nel 2022 con le Little Sisters si stava valutando la possibilità o meglio la necessità di realizzare impianti di biogas sia a Machaka che ad Elementaita. Il progetto nasceva da una tripla considerazione:
Ambientale
Ecologica
Economica
La legna e il carbone costavano ormai troppo. Ancor di più il gas come conseguenza della guerra in Ucraina. E questo rappresentava una spesa considerevole per le Sister soprattutto nella missione di Machaka dove bisogna cucinare per l’orfanotrofio, l’asilo e il Vocational Training Center e quindi per centinaia di persone.
Ed in più c’è da considerare l’impatto ambientale: l’abbattimento degli alberi, la combustione di carbone e gas.
PROGETTO BIOGAS
In virtù della presenza della stalla con gli animali nelle due missioni, ecco il PROGETTO BIOGAS: la possibilità di ri-utilizzare materiali di scarto delle stalle e delle cucine delle missioni dando loro valore economico, ambientale e sociale con notevole risparmio energetico e minore impatto ambientale.
Infatti il sistema utilizza i residui dell’allevamento e dell’attività agricola in modo produttivo trasformando gli scarti in elettricità e calore; in più il digestato che risulta dal processo è un eccellente fertilizzante da riutilizzare nell’attività agricola. Ancora, permette di produrre energia rinnovabile riducendo le emissioni di gas climalteranti.
Ad inizio giugno 2023 si è iniziato coi lavori ed a luglio Machaka ed Elementaita avevano il loro impianto biogas.
Nel marzo 2024 sono iniziati i lavori anche per l’impianto di biogas nella missione di Timau.
POZZO per il St. Theresa Mission di Kiirua
Sempre in termini di sostenibilità, sono iniziati anche i lavori al POZZO per il St. Theresa Mission Hospital di Kiirua: il progetto nasce dall’esigenza di fornire un approvvigionamento idrico sostenibile e per ridurre i costi dell’ospedale che pagava l’acqua utilizzata.
Ancora, il pozzo servirà a dare acqua pulita alla struttura risolvendo così il problema dell’acqua sporca.
In Kenya chi ha bisogno di acqua pulita, è costretto a depurarla o ad acquistarla. Questo perché nel percorso dalle sorgenti dell’altopiano keniano, prodotti chimici per agricoltura e feci umane e animali inquinano l’acqua. E a ciò si sommano gli scarichi industriali.
Pertanto il pozzo garantirà acqua potabile e pulita sia da bere sia per preparare i pasti dei pazienti e per lavare i loro vestiti.
380 metri di profondità. Alimentato con pannelli solari per il pompaggio, il pozzo oltre a garantire acqua, si traduce anche in un risparmio finanziario per l’ospedale.